01/01/1970

IL CALORE DEL FESTIVAL

IL CALORE DEL FESTIVAL

In Osteria le candele sono accese e c’è un poco di tepore. Imperversa la pioggia sulla serata finale. I registi corrono con le statuette in mano, le targhe, le pergamene. Li inseguono giornalisti, spettatori, colleghi. I premi vanno in Lituania, Russia, Croazia, Slovenia, Bolivia, Venezuela, Buthan, Ungheria, Belgio. Il Film Festival nella Lessinia va nel mondo. Una cosa accomuna tutti i registi e le registe presenti al Festival: il sorriso. Tutti si conoscono, e pare si conoscano da sempre. Condividono storie e fatiche e la voglia di raccontare di questo piccolo Festival in Lessinia, quando torneranno da dove sono venuti. Cosa resta di un Festival? Gli incontri, soprattutto, prima e dopo i film. Nuove amicizie, da non derubricare nel freddo “nuovi contatti”. Eppure l’orizzonte del Film Festival della Lessinia è sempre più ampio. Il mondo (non solo quello della montagna) si incontra a Bosco Chiesanuova a fine agosto. Questo è quello che, più di tutto, resterà: più del calore di una candela, a riscaldare un freddo fine estate, il calore tra le persone. Arrivederci al 2019. 

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