29/08/2018

UNA NAVIGAZIONE NON EUCLIDEA

UNA NAVIGAZIONE NON EUCLIDEA

Una navigazione non euclidea verso la più alta di tutte le vette: il Monte Analogo. Il Festival si imbarca sull’Impossibile e parte. Michele Lobaccaro, Domenico Monaco e Margherita Sciarretta navigano con il pubblico sulle strade dell’analogia. Ci penserà poi Jodorowsky con La montaña sagrada a scaraventarci su quelle dell’inconscio. Si cambia sala e Tyler, Benjamin, Riyad e Tristan sono i protagonisti dei film in concorso di una giornata vista tutta dall’angolazione dell’infanzia e dell’adolescenza. Scaraventati, loro, nell’indifferenza della Montagna, tra lo sguardo cieco dell’homo turisticus nel luna park sciistico alpino, vittime di un crogiuolo di rivendicazioni e rancori familiari, al cospetto delle mute e opprimenti Tre Cime di Lavaredo. Altro che la patinata confezione con cui ci presentano le montagne come terre di sole, silenzi, profumi e pace. Qui scarseggiano le montagne rassicuranti. Rifugiarsi nell’immaginario? Il Festival è solo a metà strada. Vedremo.


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