NARAYAMA BUSHIKO

LA LEGGENDA DI NARAYAMA

Keisuke Kinoshita / Giappone / 1958 / 108 min / Colore

Nell’universo mitico del folklore giapponese, una leggenda tratteggia una pratica antica e crudele, l’Obasuteyama. Quando un membro della comunità raggiungeva i settant’anni era ritenuto inutile, quindi abbandonato secondo i dettami della tradizione. Portati sulle spalle dai primogeniti, attraversando i sette valichi che risalivano le pendici del monte Narayama, gli anziani venivano lasciati morire in solitudine, sulla sommità della montagna, dove una divinità riposava. La narrazione visiva diretta da Kinoshita costruisce un dramma familiare sulla solitudine e sul destino di una morte portata oltre l’orizzonte umano: Orin, la vedova protagonista del lungometraggio, ha raggiunto l’età senile e decide di porre fine alla propria vita accompagnata dal figlio Tatsuhei, che tuttavia è restio ad abbandonarla. Kinoshita compone le inquadrature seguendo la cultura del teatro kabuki, dando forma ad una drammatica riflessione sullo scorrere del tempo e sulla civiltà, sepolta sotto alla perturbante bellezza della montagna.

  • Keisuke Kinoshita

    Keisuke Kinoshita

    Keisuke Kinoshita (Hamamatsu, 1912 – Tokyo, 1998) dopo gli studi alla Hamamatsu Technology School, negli anni Trenta iniziò a collaborare con la casa di produzione Shochiku, lavorando anche con Kōzaburō Yoshimura. Hanasaku minato (1943), il suo primo film, fu l’inizio di una lunga filmografia. Il suo Karumen kokyō ni kaeru (1951) è stato il primo film a colori nella storia del cinema giapponese.

Credits

Soggetto Fukazawa ShichirōSceneggiatura Keisuke KinoshitaFotografia Hiroyuki KusudaSuono Shûzô HorikawaMontaggio Yoshi SugiharaMusica Chûji Kinoshita, Matsunosuke NozawaInterpreti Principali Teiji Takahashi, Kinuyo Tanaka, Yûko Mochizuki, Danko Ichikawa, Seiji MiyaguchicProduttore Masaharu Kokaji, Ryuzo Otani

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