The Wild Blue Yonder

L'ignoto spazio profondo

Werner Herzog / Francia, Germania, Regno Unito / 2005 / 81 min / Colore

Un cielo ghiacciato e azzurro sovrasta silenzioso un pianeta di elio liquido, un vasto mondo ricco di vita e di creature senzienti. Dall’orizzonte morente della galassia di Andromeda, gli alieni abbandonarono quel pianeta e partirono per approdare sulla Terra. Alla ricerca di una nuova bellezza, come racconta il narratore alieno, fallirono replicando gli errori umani sulla superficie terrestre. Ora l’uomo sta per intraprendere un’esplorazione speculare, alla ricerca di nuovi mondi in cui sopravvivere. L’ignoto spazio profondo di Werner Herzog è una creatura cinematografica sfuggente a ogni definizione: ribaltando la prospettiva delle immagini documentaristiche e dei filmati Nasa, il regista compone una sinfonia visiva e sonora che attraversa la fantascienza per parlare a un pianeta morente, a un’umanità stanziale e immemore di ogni poesia, che sogna di aprire centri commerciali in altri pianeti, abbandonando la Terra per sempre. Brad Dourif, alieno solitario che contempla le rovine dei non luoghi da lui eretti, ammonisce l’umanità dall'involuzione soggetta al nostro desiderio di conquista di ogni orizzonte, di ogni cima, di ogni forma di vita. 

  • Werner Herzog

    Werner Herzog

    Werner Herzog (1942) è un regista, sceneggiatore, produttore e documentarista, considerato tra i più importanti esponenti del nuovo cinema tedesco. Cresciuto in un paesino bavarese, ha trascorso l'infanzia senza mai vedere un film. Dopo l'esordio come regista a diciannove anni, ha girato più di cinquanta tra film e documentari, che gli sono valsi fama internazionale e numerosi premi, come ad esempio L'enigma di Kaspar Hauser (1974) e Fitzcarraldo (1982), premiati a Cannes, e Segni di vita (1968), Orso d'Argento a Berlino. Di lui il FFDL ha già presentato molte opere, tra cui KalachakraWheel of Time, Cave of Forgotten Dreams, The Wild Blue Yonder e La Sufrière.

Credits

Soggetto Werner HerzogSceneggiatura Werner HerzogFotografia Henry Kaiser, Tanja Koop, Klaus ScheurichMontaggio Joe BiniMusica Ernst Reijseger, Mola Sylla, Concordu e Tenore de Orosei

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