Ulysses

Cao Shu / Cina / 2017 / 11 min / Colore

Fra montagne innevate, sorte forse dalla fantasia, l’immaginazione dell’autore si muove come in sogno, riallacciando i fili di una memoria perduta, riemersa dalle pagine di un vecchio diario di scuola: una persona un tempo conosciuta, ora dimenticata. Rileggendo brani di quel diario ritrovato, lo sguardo si rivolge verso l’interno, tentando di restituire una forma, un viso, a un’assenza. Ma la memoria è debole, il ricordo sfugge. In un paesaggio interiore svuotato e freddo, immagini, relitti, feticci di una vita ormai lontana riemergono silenti e misteriosi, minacciosi nella loro impossibilità di comporsi in un ricordo coerente. In un unico piano sequenza, indagando le possibilità duttili della grafica digitale, Cao Shu traccia una topografia dolorosa della memoria: una landa desolata – debitrice dell’estetica surrealista e junghiana – in cui ogni oggetto è un enigma muto, senza soluzione.

  • Cao Shu

    Cao Shu

    Cao Shu vive e lavora prevalentemente ad Hangzhou. È laureato in New Media Art all’Accademia cinese di belle arti (CAA) di Hangzhou, dove insegna dal 2012. Le sue opere, animazioni e installazioni, hanno ricevuto riconoscimenti internazionali e sono esposte in diverse gallerie in Cina, Australia e Israele.

Credits

Soggetto Cao ShuSceneggiatura Cao ShuFotografia Cao ShuSuono Wang ChenfeiMontaggio Cao ShuMusica Wang ChenfeiInterpreti Principali Zhu NanouProduzione Cao Shu Studio

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