30. Film Festival della Lessinia
Bosco Chiesanuova (Italia)
23 agosto - 1 settembre 2024

Una barriera avrebbe dovuto sorgere al Passo del Brennero, sul confine con l’Austria. Nella primavera del 2016 il governo austriaco dichiarò di voler erigere una recinzione al confine, sulle Alpi, per poter monitorare i flussi migratori provenienti dall'Italia, alla chiusura delle rotte balcaniche. Dopo due anni, la temuta invasione non si è ancora verificata e il recinto giace stoccato nei container, inutilizzato, mentre il centro per la registrazione dei migranti che è stato costruito non è mai entrato in attività. In un paese che traccia confini e tensioni, la politica e i mezzi di informazione si dimostrano lontani dalla comprensione dei fenomeni globali che stanno attraversando l’Europa. Il regista Nikolaus Geyrhalter porta la sua cinepresa tra le valli e i paesi, inquadrando i paesaggi e i volti degli abitanti, ascoltandone le voci senza mai giudicarne le paure e le speranze, all'ombra di uno spettro che tarda a manifestarsi. Una regione di confine diventa così lo specchio di un’Europa sempre più divisa politicamente. All'ombra delle Alpi, i campi lunghi della cinepresa di Geyrhalter svelano un dibattito sempre più urgente sullo stato dell’Europa.

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  Nikolaus Geyrhalter

  Nato a Vienna nel 1972, all'età di 22 anni fonda la sua casa di produzione, la Nikolaus Geyrhalter Filmproduktion. Debutta come regista nel 1992, con Eisenherz. Le sue opere hanno ottenuto numerosi riconoscimenti internazionali. Das Jahr nach Dayton (1997), è stato premiato al Vienna International Film Festival e al  Festival del Cinema di Berlino. Pripyat (1999) è risultato il miglior documentario agli European Film Awards. Già presente al FFDL nel 2019 con Erde e Die Bauliche Massnahme (2018, Premio della Cassa Rurale Vallagarina).