30. Film Festival della Lessinia
Bosco Chiesanuova (Italia)
23 agosto - 1 settembre 2024

La vita di una cascina nella campagna lombarda, a fine Ottocento, è scandita dal ritmo delle stagioni e dall’incessante lavoro nei campi, fianco a fianco agli animali. L’arco narrativo del film sorge e tramonta intorno al focolare della famiglia di Batistì che decide di tagliare un pioppo del padrone per poter costruire dei nuovi zoccoli al figlio Mènec. Per questo, la sua famiglia viene cacciata dalla cascina e, caricati i pochi averi su un carro, parte nel buio della notte. Ermanno Olmi, premiato a Cannes con la Palma d’Oro nel 1978, intesse le memorie di un passato intimo e familiare per tratteggiare un sentimento del tempo e della vita umana che racconta la quotidianità di una civiltà contadina ormai scomparsa, senza indugiare in uno sguardo pietistico, ma costruendo una personale poetica realista. Interpretato interamente da attori non professionisti, in dialetto bergamasco, il film ci mostra la storia di quattro famiglie unite dalla fatica di una realtà umile e povera, animata da riti e leggende, da proverbi, filastrocche e canti popolari.

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  Ermanno Olmi

  Ermanno Olmi (Bergamo, 1931 – Asiago, 2018) è stato regista, sceneggiatore e scrittore: esordisce giovanissimo dirigendo documentari che descrivono il mondo delle produzioni industriali per la Edison-Volta. Dopo aver ideato e diretto oltre quaranta documentari, esordisce al cinema nel 1958 con Il tempo si è fermato. La sua carriera proseguirà in oltre cinquant’anni, costituendo una rigorosa poetica attenta alla descrizione del rapporto con la natura, focalizzando lo sguardo sulla quotidianità degli umili, nel ricordo delle sue origini contadine.