INCONTRARSI AL CONFINE, PER SCONFINARE

La trentunesima edizione del Film Festival della Lessinia si colloca in un tempo segnato da preoccupanti e insensati rigurgiti di riarmo e di guerra. Nel sentirci presi in causa, come evento culturale che ha come missione quella di muovere il pensiero, stimolare la riflessione, generare idee, presentiamo un programma di 101 eventi che pretende di alzare lo sguardo oltre le barriere. Non per ignorarle o per ritenerle qualunquisticamente inutili, ma per non trasformare i confini (geografici, civili, culturali, religiosi) in alibi per imporre le proprie ragioni, sacrosante o sconsiderate che siano, con la forza, la violenza e la prevaricazione, come non avessimo imparato nulla dal secolo passato insanguinato dalle guerre, come avessimo vissuto l’intero arco dell’esistenza dell’Uomo sul pianeta Terra senza maturare alcuna aspirazione alla convivenza pacifica. Per questa profonda convinzione il Festival ha aderito alla campagna R1PUD1A di Emergency, a ribadire il suo rifiuto alla guerra in qualsiasi forma, a difesa dell’Articolo 11 della Costituzione Italiana. Il programma cinematografico di quest’anno, come in nessun’altra edizione precedente, affronta temi geopolitici di pressante attualità grazie a 86 film, di cui 26 in anteprima italiana, provenienti da 38 paesi. I diritti dei popoli, le migrazioni, le prevaricazioni sugli umili, le sfide climatiche, la modernità in rapporto alle tradizioni, la perdita o la ricerca delle proprie radici, gli interrogativi sul futuro delle nuove generazioni sono alcuni dei temi di un programma articolatissimo, eppure connesso da fili che si intrecciano e si rafforzano nell’annodarsi tra di loro. Bosco Chiesanuova e la Lessinia in trent’anni di Festival hanno dimostrato di essere un luogo privilegiato di incontro e di dialogo. «Quando i confini cedono l’un l’altro generano la vita», afferma Moni Ovadia. Incontriamoci dunque sul confine, per sconfinare.
Alessandro Anderloni
Direttore artistico