26/08/2018

LA MONTAGNA LABORATORIO DI CONVIVENZA

LA MONTAGNA LABORATORIO DI CONVIVENZA

La montagna come nuovo approdo, laboratorio della convivenza, palcoscenico del cambiamento. Se a San Chirico, sulle montagne della Basilicata, giovani migranti sono stati ormai accolti come nuovi montanari, sulle Alpi il ripopolarsi del lupo ha fatto riaffiorare paure a lungo sopite, e quasi sempre ingiustificate. Più che gli uomini, ci spaventano dunque gli animali? Lingue e culture diverse si sono confrontate (e capite) grazie a un progetto di teatro che racconta il film di Alessandro Penta (Argonauti), indicandoci una strada possibile del confronto e dell’integrazione. Un cambiamento ancora più profondo nelle usanze, nella mentalità, nelle consuetudini sta imponendo il ritorno del grande carnivoro, incurante del tentativo maldestro di qualcuno che vorrebbe semplicemente ricacciarlo, farlo sparire, nasconderlo. L’aritmetica del lupo di Alessandro Ingariatenta di darne una chiave di lettura conoscitiva. Ma dove sono i montanari? Mancano all’appello, anche nel pur affollato Teatro Vittoria. Quasi che di convivenza possibile, sia con gli uomini che con gli animali, non interessasse sapere e parlare a chi abita in montagna. Intanto tra i cento volontari del Festival ci sono anche i sorridenti ospiti della comunità che il comune di Bosco Chiesanuova gestisce per accogliere i rifugiati minorenni: il Festival come nuovo approdo, come laboratorio della convivenza, come palcoscenico del cambiamento.

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