TAKANAKUY

Vokos (Gustavo Bockos) / Brasile, Perù / 2022 / 19 min / Colore

Mentre in molti paesi cristiani ogni 25 dicembre si professano sentimenti di solidarietà, nelle comunità tradizionali del Perù se le danno di santa ragione. Durante il Festival di Takanakuy (nella lingua quechua "quando il sangue sta bollendo"), coloro che hanno dei conti in sospeso lottano a mani nude nell'arena locale, con una sola regola: non si può colpire chi è già a terra. Devono recuperare l'onore e la reputazione entro la fine dell'anno e, una volta liberi dalla negatività, si rialzano con i nasi rotti e si abbracciano, per ricominciare l'anno nuovo in pace. Protagonista del cortometraggio è il contrasto, in uno scarno bianco e nero, tra le rudi pratiche della tradizione e la tenera relazione adolescenziale tra Fausto e Chaska, vista come disonorevole dal padre del più giovane. Tra uno sguardo complice e una scampagnata, i ragazzi si librano insieme ai condor, tradizionali simboli di libertà e purificazione. Ma c'è ancora un conto in sospeso...

  • Vokos (Gustavo Bockos)

    Vokos (Gustavo Bockos)

    Vokos è il nome d'arte di Gustavo Bockos, regista, graphic designer, illustratore e art director peruviano che vive a San Paolo, in Brasile. La sua formazione multidisciplinare lo ha portato a lavorare alle campagne pubblicitarie per brand internazionali. Ha ottenuto vari riconoscimenti in prestigiosi festival tra cui il Festival di Cannes, il New York Film Festival, el Ojo de Iberoamerica e il London Festival. Ha avuto una menzione speciale all'ISFF di Clermont-Ferrand per il corto Takanakuy (2022).

Credits

Sceneggiatura Fabrício Ide, Gustavo VokosFotografia Pepe Mendes Suono Karl CandelaMontaggio Paulão de Barros, Ramiro Suárez Musica Pedro Santiago Salles Interpreti Principali Joel Quispe as Fausto, Junior Bejar as Chaska, Amiel Cayo as Fausto’s fatherProduzione True Players

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