Himalaya, le chemin du ciel
Himalaya, il sentiero del cielo
Marianne Chaud / Francia / 2009 / 65 min / Colore
Il monastero buddista di Phuktal si trova a 4000 metri di altitudine, nella regione dello Zanskar, in Himalaya. Incastonato nelle rocce, per mesi e mesi immerso nella neve e nel gelo, questo luogo sembra appartenere a un altro pianeta. I monaci vi trascorrono un’esistenza secondo canoni di vita medievali. Questa vita, con i suoi orari, le sue usanze, i suoi ritmi, le sue preghiere, i suoi silenzi, è quella che ha trascorso per tre mesi la regista del film, Marianne Chaud, condividendo quotidianamente la vita di questi monaci buddisti e dei giovani scolari che vivono lassù. Tra di loro il piccolo Kenrap, 8 anni. Marianne è accanto a lui, assiste alle sue lezioni di filosofia, lo accompagna mentre canta le sacre melodie, guarda i suoi giochi e ascolta le sue preghiere. Kenrap è considerato la reincarnazione di un monaco di 68 anni e, sebbene i suoi anni siano effettivamente 60 di meno, la sua consapevolezza e lo sguardo con cui guarda il mondo sembrano davvero quelli del suo predecessore. La sicurezza da adulto con cui compie i gesti quotidiani o le camminate nella neve, a strapiombo sulla profonda valle, si contrappone alla tenerezza del bambino, felice di vivere in quel mondo che gli fa scacciare anche la nostalgia di casa.
Marianne Chaud
Francese, nata nel 1976, è un’etnologa e documentarista. Le sue ricerche antropologiche riguardano soprattutto la regione del Ladakh-Zanskar, sull'Himalaya. Si è specializzata alla Scuola Superiore di Studi in Scienze Sociali di Parigi. Ha diretto Himalaya, la terre des femmes(2007) e Himalaya, le chemin du ciel(2008) vincitori di due Lessinia d’Argento e premiati anche al Trento Film Festival e al Festival Internazionale del Cinema di Montagna di Autrans. Anche con La Nuit nomade (2012) è stata premiata al Film Festival della Lessinia.
Credits
Lingua Zanskari Fotografia Marianne Chaud Suono Marianne Chaud Montaggio Françoise Berger Garnault Musica Olivier Bernet Produttore Manuel Catteau Produzione ZED
