01/01/1970

IL RICHIAMO DELLA LESSINIA

IL RICHIAMO DELLA LESSINIA

«Le creature semplici sanno distinguere tra il bene e il male.» La voce di Davide Sapienza è avvolgente, calda a raccontare il gelo delle nevi di Buck e Zanna Bianca. Creature semplici, loro, che ci annusano, e ci capiscono. Trascinano la stessa slitta questa sera, nel racconto di anteprima al Film Festival della Lessinia, "Il richiamo di Zanna Bianca". Francesco Garolfi evoca il freddo con la sua chitarra. Le corde scricchiolano, come quel ghiaccio marcio sul quale Buck si rifiuta di pestare, nonostante lo picchino a sangue. «Crescere esige la disobbedienza.» Quanto ha parlato chiaro, Jack London! E noi - poveri noi - che non abbiamo nemmeno il coraggio di metterla in conto, la disobbidienza. Non serve bastonarci, siamo servili a ogni padrone, attentasse alla sua stessa vita, prim'ancora che alla nostra. Le traduzioni che Davide Sapienza fa dei capolavori di London sono traduzioni camminate. Lui questi racconti ama portarli sui sentieri, percorrendo con pochi intimi le montagne. Perché solo camminando, o condividendo la fatica e il sudore di tirare una slitta, ci si può capire davvero. Gli undici lupi della Lessinia stanno ad ascoltare, e condividono con noi questa notte. La comunicazione non è soltanto parole, è comunione di luoghi e di tempo, è tirare fuori quel poco di selvaggio che è ancora in noi e che i lupi custodiscono per la rinascita, un giorno, di questo pianeta. Questa notte intoneranno l’ululato della speranza per questa terra. Al Teatro Vittoria del Film Festival della Lessinia va in scena il nostro desiderio - fosse anche inconsapevole - di Natura. I cani-lupo di Jack London sanno che è «l’Uomo con il bastone a dettare legge». Ma non di bastoni, ahimè, sono armati gli uomini che insanguinano la Terra. E allora, chi è nocivo? Il lupo, nel suo assecondare l'istintiva lotta per la sopravvivenza, o l’Uomo quella di potere e sopraffazione? Notte di ululati. Così si è aperto il ventesimo Film Festival della Lessinia. (Nella fotografia Davide Sapienza nella Piazza del Festival ritratto da Flavio Pèttene)

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